Ondate di calore. Come difendersi? Chi deve usare particolari attenzioni? Cosa fare in caso di difficoltà? Ormai da dieci anni Comune di Bologna, Ausl, terzo settore e sindacati pensionati cooperano per monitorare e rispondere ai bisogni in modo capillare, perfezionando la rete di interventi di prevenzione rivolta alle persone in situazione di fragilità.
Come ogni anno il "Progetto di prevenzione delle ondate di calore" mette in campo una serie di servizi grazie anche all’importante contributo di una vasta rete di associazioni – tra cui AUSER, ANCeSCAO, Croce Rossa, Anteas e altre associazioni di volontariato – con l’obiettivo di contrastare in maniera efficace i rischi che in particolare corrono gli anziani, bambini piccoli, persone con malattie croniche, non autosufficienti, o che svolgono attività all’aperto. In particolare oltre 5000 anziani “superfragili” sono già stati raggiunti a casa da una lettera che dà loro alcuni utili consigli per difendersi dalla calura estiva e dai suoi rischi, invitandoli a contattare il numero verde 800 562 110 per accedere ai diversi servizi – attivi fino al 15 settembre – che vanno dall’assistenza domiciliare, alla consegna dei farmaci o della spesa a domicilio, al supporto infermieristico telefonico. Diverse le precauzioni da adottare: bere molto e spesso anche quando non si ha sete, evitando bibite gassate o contenenti zuccheri; evitare alcol e caffeina; mangiare frutta e verdura e consumare pasti leggeri; fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea; utilizzare climatizzatori regolando la temperatura con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto alla temperatura esterna; usare ventilatori per far circolare l’aria; schermare i vetri delle finestre; non uscire nelle ore più calde della giornata, tra le 12 e le 18; indossare abiti leggeri, di colore chiaro e comodi, in fibre naturali e – per coloro che per motivi di lavoro sono esposti al sole – cautelarsi con idonei mezzi di protezione.
“Auser come sempre farà la sua parte insieme alle tante altre associazioni, al Comune e alle strutture pubbliche di questa città – commenta Secondo Cavallari, Presidente di Auser Bologna – offrendo la propria esperienza, la sua rete di volontari e tutti gli strumenti necessari al fine di contribuire efficacemente alla realizzazione dei vari servizi offerti dal progetto. Quali? Servizi di assistenza domiciliare quando ritenuta necessaria, accompagnamento in strutture ricreative dotati di aria condizionata, aiuto per il disbrigo di commissioni casalinghe e non (spesa, accompagnamento dal medico etc.), consegna a domicilio dei farmaci in caso di necessità, counseling infermieristico svolto da un equipe di infermieri dell’Ausl e relazione con il medico di famiglia, quando dalle telefonate emerga l’insorgere di condizioni sanitarie problematiche, oltre all’ attivazione di eventuali servizi di emergenza-urgenza”.