Finalmente da gennaio 2014 l’Auser ed i suoi volontari hanno una casa con un ufficio luminoso, riscaldato, arredato, antisismico, grazie ad una convenzione con la CoopEstense, il Comune di Modena e l’Asl di Modena. Per giungere fin qui i volontari dell’Auser hanno fatto, a piccoli passi, un viaggio lungo 19 mesi affrontando difficoltà che apparivano insormontabili, senza lasciarsi condizionare dall’ansia e dallo sgomento che vivevano da terremotati e in un paese devastato da una calamità che in pochi attimi aveva distrutto sogni, certezze e serenità.
È prevalso lo spirito del volontariato perché era necessario aiutare quanti avevano bisogno ed erano tanti. “ La sede è distrutta, va bene, andiamo avanti, troviamo un luogo dove poter stare, i nostri concittadini devono sapere che ci siamo e possono trovarci in qualsiasi momento”. Nel campo sportivo di Novi, “ai campetti” dove è sorta la tendopoli di chi ha perso casa c’è anche per l’Auser un tavolo, quattro sedie, i cellulari ed i mezzi di trasporto parcheggiati poco lontano davanti alla casa di un volontario. Poi arriva un camper da parte di Auser Veneto, finalmente qualcosa di stabile, quante prenotazioni e come “ballava” il camper per le scosse continue o perché ci si muoveva e ad ogni sobbalzo “ohi mamma!”. In autunno il container, più accogliente, quasi un ufficio, ma quanto freddo ed umido anche con il condizionatore e poi la neve di febbraio 2013 che distrugge il gazebo esterno. I mezzi di trasporto parcheggiati in strada e la mattina presto, prima dell’arrivo dei volontari, bisognava metterli in moto, liberarli della neve o del ghiaccio che li copriva e poi partire. Il “parco macchine dell’Auser” ad un certo punto bisogna cercare di rinnovarlo. C’è il doblo’ quasi esausto, bisogna mandarlo in pensione ed i soldi dove li troviamo? Ma ci pensano i nostri volontari che prestano servizio presso “il Mercatino del Riuso”. Sono diversi i novesi che portano al mercatino del riuso suppellettili che non usano più: Mobili, piccoli elettrodomestici, vestiario, scarpe ecc. ecc. I volontari con un furgoncino vanno nelle case a ritirare il materiale più ingombrante, lo controllano, ne verificano il funzionamento, lo riparano e poi lo mettono in vendita a prezzi molto modici. Sono diverse le persone che frequentano il mercatino, tentano di contrattare il prezzo e poi acquistano.
Centesimo per centesimo, si accumulano questi preziosi ricavi, si paga la benzina per i mezzi, l’assicurazione, le riparazioni e da poco con questi “centesimi” è stato acquistato un “fiammante doblo” che macinerà, come l’altro e con gli autisti volontari che lo guideranno tanti chilometri, porterà le persone prive di mezzi propri e/o di familiari che possano accompagnarli per visite mediche presso le strutture sanitarie, centri di cura, ospedali, verrà consegnato a Carpi, presso il laboratorio dell’ospedale il materiale biologico per gli esami da effettuare. Nella nuova “Casa” con la serenità di sempre, con la consapevolezza che il volontariato è servizio i volontari Auser continueranno il lavoro che neanche il terremoto è riuscito a fermare.
Ermanno Zanotti
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