È partita a Parma la campagna “Non facciamoci truffare”, promossa da Federconsumatori, Spi Cgil e Auser, con le amministrazioni comunali e l’Arma dei Carabinieri. L’obiettivo è censire tutti i metodi utilizzati dai truffatori, per condividere le esperienze allo scopo di prevenirle. Dalla truffa dello specchietto al raggiro dell’acqua contaminata da mercurio, dal finto addetto di Iren al falso avvocato, passando per le truffe telefoniche.
La parola d’ordine è unire le forze, contrastare e informare contro un odioso reato, che spesso colpisce la popolazione anziana.
Gli strumenti sono una pagina facebook, “S.o.s. Truffe Parma”, che sarà presto creata e raccoglierà le segnalazioni dei cittadini, e un vademecum su come difendersi.
Attualmente il progetto è partito nei comuni di Colorno e Sala Baganza, ma sarà presto esteso al capoluogo e al resto della provincia parmense.