Più cultura e corsi per imparare: è questo in sintesi il risultato della Ricerca sul fabbisogno formativo-culturale nella provincia di Modena commissionata dall’Auser in collaborazione con Unimore.
Tutto nasce da un sondaggio ampiamente rappresentativo svolto questa estate: un campione di 1397 persone di sedici comuni modenesi, raggiunte attraverso internet, questionari cartacei, l’Auser stessa.
“I dati emersi – spiega il professor Graziano Pini del Centro ricerche ed indagini socio-economiche (Crise) – denotano un fabbisogno molto elevato. Presso le università popolari e quelle della terza età sparse per la provincia, che cerchiamo di coordinare, non si presentano solo anziani ai corsi. In tantissimi casi arrivano persone di 25-30 anni che si dicono pentite di avere lasciato a suo tempo la scuola e vogliono recuperare. Del resto è molto chiaro quel che accade: più si inizia a informarsi su qualche argomento più si ha voglia di saperne di più. Senza dimenticare che per molte persone avanti d’età i corsi sono un nuovo modo di socializzare”.
Il sondaggio è servito anche per definire quali siano le preferenze del pubblico. Si va dall’informatica, all’inglese e alla scolarizzazione sulle nuove tecnologie, fino alla storia contemporanea e storia dell’arte. E ancora: giardinaggio, psicologia, fotografia, ovviamente cucina. Il sondaggio, alla cui realizzazione hanno contribuito anche i giovani laureati di Unimore Riccardo Arrighi e Mirella Montanari, verrà in futuro usato ogni volta ci sarà da prendere una decisione in ambito culturale.
Fonte: Gazzetta di Modena