Duecentoquattro sedi territoriali, oltre 32mila soci e ben 12.228 volontari attivi in 285 comuni della nostra regione. Sono questi in estrema sintesi i dati 2014 di Auser Emilia Romagna. Numeri che parlano di un’organizzazione in crescita, che, rispetto allo scorso anno, ha visto aumentare i propri associati ed è stata in grado di coinvolgere oltre mille nuovi volontari.
“Un dato importante – spiega Fausto Viviani, Presidente di Auser Emilia Romagna – perché mostra che, nonostante la crisi e le grandi difficoltà che molti cittadini stanno attraversando, sono ancora tante le persone che scelgono di impegnarsi nel volontariato e dedicare una parte del proprio tempo libero in favore delle persone più fragili e dell’intera comunità”.
In totale sono ben 2,3 milioni le ore di volontariato svolte lo scorso anno in molteplici ambiti e attività. Dai servizi di sostegno e compagnia alle persone anziane e disabili; ai servizi alla comunità, come la vigilanza nei parchi, nei musei, nelle centrali ecologiche; alle attività di supporto a organizzazioni del pubblico e del privato sociale che operano con i minori in situazione di bisogno, con i nuovi cittadini, con persone che si trovano in situazione di disagio sociale e marginalità.
A queste si affiancano le tante attività di tempo libero che Auser promuove per i propri soci per offrire occasioni di incontro e socializzazione, promuovere un invecchiamento attivo e positivo, e favorire l’apprendimento durante tutto l’arco della vita.
Particolare rilievo ha anche l’attività di accompagnamento sociale, essenziale per garantire i diritti alla salute, al lavoro, alla socialità della parte più debole della popolazione. Lo scorso anno, infatti, sono stati quasi 7 milioni i chilometri percorsi dai 229 automezzi Auser per accompagnare le persone più bisognose a visite mediche, aiutarle a sbrigare pratiche e commissioni, ma anche, semplicemente consentire loro di partecipare a iniziative di socializzazione presso centri sociali e altre strutture.
Un impegno, insomma, su tutti i fronti, reso possibile dall’importante collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni, ma anche dalla capacità di Auser di aprirsi contestualmente a nuovi percorsi di progettazione nati dal basso, dalle stesse comunità, dietro la spinta di bisogni emergenti, spesso dettati dai tagli o dai grandi cambiamenti in atto.
“I dati 2014 ci danno ancora una volta conferma del ruolo e dell’importanza di Auser per l’intera collettività – sottolinea ancora Fausto Viviani – Accanto ai chilometri percorsi dai nostri mezzi di trasporto sociale, al numero di interventi realizzati e di soci coinvolti, è fondamentale però portare alla luce anche il nostro impegno incessante nella valorizzazione delle persone e delle relazioni con chi si sente solo ed ha bisogno del nostro aiuto. Beni intangibili, non misurabili attraverso i dati, ma di valore inestimabile, perché generano solidarietà, coesione e crescita della responsabilità collettiva.”