10 novembre: 1,10,100 piazze per fermare il Ddl Pillon. Auser aderisce alla manifestazione promossa da DI.RE

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"Diciamo No a un ritorno al Medioevo.  Sul terreno dei diritti acquisiti non arretreremo di un passo".

L’Osservatorio Pari Opportunità e Politiche di Genere Auser aderisce alla manifestazione promossa da DI.RE. e sarà a fianco delle associazioni, dei movimenti delle donne, della CGIL e di altre decine di realtà della società civile il 10 novembre nelle piazze italiane per dire NO al Ddl Pillon.

Saremo in piazza in tante città del Paese per:
– una mobilitazione generale che coinvolga donne e uomini che ritengono urgente contrastare la negazione dei diritti e delle libertà, a partire dalla libertà delle donne, perché è evidente che questo Governo ha in mente un disegno che mira a cambiare la nostra società, riportandola ad una società patriarcale, reazionaria, conservatrice e violenta;
– contrastare il rischio di un ritorno a un passato oscuro, protestando contro il DDL Pillon sulla Riforma dell’affido condiviso di cui il senatore leghista, noto per le sue posizioni oltranziste contro le unioni civili e l’aborto, è primo firmatario.

Il testo riporta indietro di decenni l’orologio dei diritti faticosamente conquistati dalle donne e calpesta il diritto di protezione del minore all’interno delle relazioni familiari. Inoltre, l’obbligo di mediazione viola apertamente il divieto previsto dall’art. 48 della Convenzione di Istanbul, mette in pericolo le donne che fuggono da un partner violento, oltre a creare una diseguaglianza tra coloro che possono permettersi questa spesa ed i meno abbienti, perché non è previsto il patrocinio.

#FermatePillon #FermiamoPillon

(Fonte: Auser Nazionale, www.auser.it)

 

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