150mila ore di volontariato nei servizi alla persona e alla comunità. Presentati i numeri di Auser Ravenna

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Undici circoli di volontariato, 4 centri culturali e ricreativi, oltre 60mila ore di volontariato nei servizi alla persona e 84mila nei servizi alla comunità.
Sono i numeri dell’Auser di Ravenna emersi dall’assemblea territoriale  nel corso della quale sono stati presentati i bilanci consolidati e aggregati delle due realtà che formano l’associazione (Auser Volontariato e Auser Territoriale Ravenna), la rendicontazione annuale delle attività di volontariato svolte e la relazione sul primo anno di comunicazione su web.
Dati che restituiscono l’immagine di un’associazione che gode di buona salute, nonostante le preoccupazioni espresse dalla Presidente Mirella Rossi per  “il ritardo e la debolezza della politica nel riconoscere le nuove esigenze di una società dove crescono povertà e disoccupazione giovanile, dove diminuiscono i servizi alla persona e peggiora la qualità della vita, dove la popolazione sta sempre più invecchiando, richiamando l’esigenza di ridisegnare un nuovo welfare e ripensare ad una nuova organizzazione della città

Entrando nel dettaglio, nel 2016 l’associazione ha sostenuto un investimento importante per dotarsi della nuova sede di Via Murri; i volontari di Auser Ravenna, negli 11 circoli di volontariato e nei 4 centri culturali ricreativi presenti nel territorio di Ravenna, Cervia e Bassa Romagna, hanno dato il loro contributo con 60.350 ore di volontariato dedicate ai servizi alla persona e 84.767 ore di volontariato dedicate ai servizi alla comunità; sono state 1.423 le persone accompagnate preso le diverse strutture sanitarie e 373.941 i chilometri percorsi; 40.035 le ore di attività di utilità sociale e 10.304 quelle a supporto di luoghi di cultura; sono stati moltissimi i progetti sul territorio dove l’associazione ha reinvestito i fondi raccolti grazie al 5×1000 e questo impegno sarà portato avanti anche in futuro per contribuire a migliorare la situazione sociale preoccupante che stiamo vivendo.

Dopo gli interventi di Gianandrea Baroncini, Assessore al volontariato e decentramento e della responsabile della comunicazione Debora Ugolini, l’assemblea si è conclusa con l’intervento del  Presidente di Auser Emilia Romagna, Fausto Viviani, che ha posto l’attenzione sulla tendenza, a livello mondiale, all’invecchiamento della popolazione che, nel giro di una quindicina d’anni, porterà gli ultrasessantacinquenni a rappresentare il 30% della popolazione, mentre contemporaneamente vengono a mancare le reti parentali dato che molti nuclei familiari sono formati da coppie senza figli o con un solo figlio, che difficilmente riesce a farsi carico delle esigenze dei genitori anziani; una tendenza che, come ha ricordato Viviani, se affrontata all’ultimo minuto potrebbe diventare un’emergenza, ma che se studiata per tempo potrebbe invece rivelarsi una risorsa. Con la sua idea di “invecchiamento attivo” Auser si pone allora come interlocutore privilegiato per la progettazione di soluzioni che possano contribuire in questo senso alla società.

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