Diritti al futuro entra nel vivo! Tutte le Auser in campo per bambini più bisognosi

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Centomila euro per sostenere il diritto allo studio dei bambini più poveri. Entra nel vivo “Diritti al futuro”, l’operazione promossa da Auser Emilia-Romagna per aiutare i bimbi svantaggiati e dar loro la possibilità di partecipare alle attività organizzate dalla scuola.

Dopo il lancio, in ottobre, con la sigla di un accordo con l’Ufficio scolastico regionale, il progetto è già entrato nella sua fase operativa con la definizione, da parte delle Auser Territoriali e delle 38 scuole coinvolte, delle attività da realizzare. Saranno tante e diverse le azioni messe in campo, pensate secondo i bisogni emersi dalle scuole e realizzate grazie ai fondi raccolti dalle Auser attraverso iniziative di beneficenza e le risorse del 5 per mille.

Ad esempio a Piacenza e Parma, due tra i primi territori a partire, i 10 mila euro a disposizione verranno utilizzati per consentire ai bambini più bisognosi di partecipare a gite e attività extradidattiche come le uscite e i corsi pomeridiani. Mentre a Gatteo, grazie all’Auser di Cesena, i ragazzi potranno partecipare a un laboratorio di sartoria per realizzare le bambole Pigotte dell’Unicef, che verranno poi vendute per raccogliere così ulteriori fondi a sostegno del progetto.

“Oltre ad acquisire nuove competenze – spiega l’Auser di Cesena – i ragazzi verranno responsabilizzati, impegnandosi in un’attività che servirà ad aiutare le famiglie più bisognose”. Altri fondi verranno poi utilizzati per l’acquisto di tablet e software speciali per l’inclusione degli studenti con disturbi dell’apprendimento.

“Da sempre Auser è impegnata in attività di supporto alle scuole e alle famiglie, come i ‘nonni vigili’ per aiutare i bimbi ad attraversare la strada o il pedibus per accompagnarli a scuola a piedi – sottolinea il presidente di Auser regionale, Fausto Viviani – Con questo progetto abbiamo scelto di allargare e strutturare il nostro impegno. Perché è nelle scuole che si decide il profilo inclusivo e la qualità della nostra società futura. E noi al futuro teniamo molto”.

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