Sfide, cambiamenti e innovazione. Il Bilancio Sociale 2015 di Auser Bologna

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Quasi 4.300 soci e oltre 3.000 volontari attivi in tutto in 46 comuni del territorio bolognese; più di 5.000 i beneficiari raggiunti tra persone anziane, disabili e minori. Sono questi  i numeri di Auser Bologna, che il 10 maggio, alla Casa dei Popoli di Casalecchio, ha presentato il proprio Bilancio Sociale 2015, aprendo l’associazione ai cittadini e portando alla luce le attività e gli importanti risultati raggiunti in favore dei più fragili e dell’intera comunità.

Numeri e dati che fotografano una realtà in profonda evoluzione, che ha visto cambiare profondamente negli ultimi anni, non solo il profilo dei propri destinatari e dei propri assistiti, ma anche quello dei suoi stessi volontari. Non più solo pensionati con la voglia di fare qualcosa per la propria comunità, ma anche immigrati, profughi, cassaintegrati, giovani disoccupati. Persone per cui l’impegno nel volontariato può rappresentare un antidoto fondamentale per ottenere rispetto, dignità, ma anche formarsi e costruirsi un ruolo sociale all’interno della comunità.

Cambiamenti enormi, che pongono l’associazione davanti ad una sfida oltremodo complicata: cercare una nuova strategia che sappia far convivere e interagire positivamente le persone che hanno ancora la fortuna di poter scegliere la loro strada e con chi ha perso tutto , con chi non vede all’orizzonte nessun barlume di luce.

“Di qui  l’esigenza  di  aprire  una  nuova via, di mettere in campo ogni energia  possibile  tesa  al cambiamento necessario – ha sottolineato il Presidente di Auser Bologna, Secondo Cavallari – A Bologna ci stiamo provando, per questo abbiamo lanciato il  progetto ‘l’Auser che verrà’ che ha come punto primario e vincente l’accoglienza dei volontari, perché ognuno si senta ascoltato e possa sentirsi parte attiva della comunità. E’ questa la dualità di Auser: aiutare la  comunità, mettendo al centro il volontario. Superare l’azione di aiuto trasformandola in una relazione di solidarietà”.

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