Un saluto a Odette Righi

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Da ieri sera Odette Righi, scrittrice e poetessa bolognese, non è più con noi. Odette è stata fonte d’ispirazione per l’intera comunità, dedicando  una vita intera alla scuola, alla politica e alla società. In particolare Auser Bologna la ricorda come emblema dell’impegno nella promozione e trasmissione della cultura. Da sempre impegnata nella formazione dei giovani, una volta in pensione ha proseguito in modo estremamente originale le sue battaglie, con i valori in cui ha sempre creduto. Tra i suoi ultimi impegni la promozione dell’arte e della cultura dialettale quale ponte tra generazioni, occasione per molti anziani di ritrovare le proprie radici, la propria storia.

Nata a Bologna da famiglia operaia antifascista, ha partecipato nel dopoguerra alla costruzione della rete di associazioni democratiche giovanili del Pratello e ha organizzato e diretto il movimento femminile unitario. Ben presto si è dedicata all’attività culturale di massa e scolastica. Insegnante, ha lavorato nelle prime sperimentazioni pedagogico-didattiche e di gestione sociale delle nuove scuole comunali dell’infanzia negli anni ’60. E’ entrata a far parte della Direzione Didattica delle istituzioni pre-parascolastiche del Comune di Bologna a fianco di Bruno Ciari, continuandone l’opera. Dal 1963 al 1970 è stata fra i promotori. e poi Presidente, del Consiglio Cittadino, dei Comitati Scuola e Società bolognesi, ed ha cooperato alla realizzazione delle molteplici iniziative dei “Febbrai Pedagogici”. Ha inoltre lavorato al Centro Documentazione e Sperimentazione dell’Istituto di Psicopedagogia dell’Apprendimento, della Regione Emilia-Romagna pubblicando diversi articoli e libri. Scrittrice e poetessa dialettale, fondatrice con il marito e presidente della compagnia e poi associazione dialettale “Archigimnesi”. Dal 2003 ha ispirato e collaborato a tantissime iniziative e progetti Auser.

In una delle sue ultime interviste per Auser Bologna, Odette, in poche righe, si racconta così: "Ho vissuto, sono riuscita a fare tante cose e a reagire alle difficoltà che la vita mi ha messo davanti. Ho sempre avuto la voglia di scrivere e ho aiutato tante persone attraverso la poesia, l’arte e il teatro a tirare fuori quello che avevano dentro, perché tutti abbiamo qualcosa da raccontare".

Il funerale si terrà lunedì 19 alle ore 9:15 presso la parrocchia di Santa Maria Goretti, in via Sigonio.

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